Firenze Capitale d'Italia

Con la Convenzione di Settembre del 1864 stipulata col governo francese, l’Italia s’impegnava a non attaccare lo Stato Pontificio; in cambio la Francia avrebbe ritirato, nello spazio di due anni, il presidio militare che teneva a Roma, lasciando tempo al governo pontificio di costituire un proprio esercito.
A garanzia della rinuncia italiana al proposito di occupare Roma con la forza delle armi, Napoleone III ottenne che il governo italiano si obbligasse a trasferire la capitale da Torino a Firenze (…)

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Il Cinquecentenario della Nascita di Bartolommeo Ammannati (1511-1592)

Bartolommeo Ammannati nacque a Settignano nel 1511. Allievo di Baccio Bandinelli e di Michelangelo Buonarroti, lavorando con quest’ultimo ne assorbì lo stile rielaborandolo secondo un raffinato manierismo; ma il suo talento eclettico fu notevolmente influenzato dall’eleganza raffinata di Jacopo Sansovino, con il quale collaborò alla decorazione della Libreria Marciana a Venezia.

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Le enigmatiche steli della Lunigiana

(…) Molte sono le ipotesi circa l’origine ed il significato di tali singolari manifestazioni dell’uomo primitivo. Di queste stele sono stati distinti tre gruppi, ma si potrebbe dire anche quattro, come vedremo più avanti. I primi due appartengono a un’età pienamente preistorica, III e II millennio a.C., mentre il terzo è di età storica, l’Età del Ferro, (…)

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Italia e Massoneria. Storia, simboli, orizzonti

Nel 1731 nasceva a Firenze la prima loggia massonica italiana composta da intellettuali inglesi, italiani e tedeschi, e già destinata ad un duro confronto con le istituzioni ecclesiastiche e con i governi del tempo. Proprio a Firenze risiede oggi il Gran Maestro di una delle più importanti obbedienze massoniche italiane, la Gran Loggia d’Italia, dalla cui intervista ha inizio il nostro percorso di…

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San Benedetto e i celti Umru

In Italia, secondo alcuni, le tracce dell’antica cultura celtica sarebbero state occultate dagli evangelizzatori medievali e censurate dai monaci cristiani, che avrebbero letteralmente omesso una serie di dati storici e folklorici. Esiste però una letteratura che cerca di riappropriarsi di queste radici e delle relative usanze, offrendo punti di vista inediti ai più.

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Il Castello di Frosini in Val di Merse

Il Castello di Frosini, nel territorio di Chiusdino (SI), è un luogo dal fascino composito e avvolgente.
L’interesse nei confronti di questo piccolo borgo non dovrebbe limitarsi al fatto che esso ospitò una Magione dei Cavalieri Templari, ne’ tantomeno alla sua vicinanza con l’Abbazia di San Galgano. Frosini ha una storia ed un fascino specifici – tutt’oggi direttamente esperibili – che dovrebbero essere amplificati ed analizzati in modo peculiare ed inseriti nel giusto contesto storico. Al contrario questo luogo è generalmente ricondotto all’immaginario della Spada nella Roccia e nominato quasi esclusivamente in proposito.

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Il Daimon dei fiorentini: la Statuta di Marte a Ponte Vecchio

Come scrive Giovanni Villani nella sua Cronica (XIV secolo), la colonia romana di Florentia “sorse sotto l’ascendente del Dio Marte”.

 La presenza del Dio della guerra sembra aver caratterizzato Firenze attraverso i secoli. Per molto tempo sulla città ha “gravato” la presenza di una grossa statua che secondo i più rappresentava proprio Marte.
 Questo idolo è stato per molto tempo compagno dei fiorentini; ha avuto almeno tre sistemazioni diverse, quasi come se ogni volta si cercasse di rimuoverlo senza successo.

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La lunga guerra tra Fiesole e Firenze

Oggi è difficile immaginarlo, eppure c’è stato un tempo in cui la città di Fiesole e la giovane Firenze furono in guerra tra loro. La caduta definitiva di Fiesole avvenne nel 1125, dopo anni di logoranti assedi, battaglie e rappresaglie. La contessa Matilde, che governò saggiamente sulla Toscana fra l’XI e il XII secolo, morì nel 1115. A succederle nel marchesato fu inviato il tedesco Rabodo, che si trovò subito in contrasto con Firenze non concedendo le franchigie…

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Botticelli, la Pittura Alchemica.

Nel maggio 2010 è trascorso, quasi in sordina, il cinquecentenario della morte di Sandro Filipepi detto Botticelli. Per l’occasione abbiamo pubblicato sul blog Guntram un testo che ripercorreva, in sintesi, la vita e le opere di questo grande e spesso sfortunato artista.

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San Leolino e il latte della Dea Mater. Alla scoperta di un culto antichissimo

Quello che abbiamo pensato, tornando da una “missione” nel territorio di Bucine (AR), è come sia possibile che un tradizione antichissima che pone le sue radici addirittura nel paleolitico, sia stata pressoché cancellata nell’arco di poche decadi di materialistico “progresso”. La tradizione di cui sto parlando è quella della fonte della Madonna Lattaia, corrispondente ad un’antica sorgente galattofora che gettava acqua calcarea somigliante a latte.

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Alcuni proverbi e modi di dire sul giorno di San Giovanni (24 giugno)

La festa di San Giovanni “fu particolarmente sentita in passato: era considerata il Natale dell’estate e connessa al ciclo solare come la nascita del Signore. Per questo si collega sovente ad antichi culti solari: nella notte si crede che avvengano strani prodigi e meraviglie suggerite dalla fantasia del solstizio solare. Si accendono fuochi, si fanno veglie, ecc”

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San Miniato, martire di Firenze: fu realmente una decapitazione?

Nei freddi pomeriggi invernali di un anno intorno al Mille un frate benedettino del monastero di S.Miniato, sulla scorta dei ricordi popolari e di poche notizie storiche, elaborò la fantasiosa vita del martire che ci è stata poi tramandata.
L’autore della leggenda per dare al santo connotati più credibili per l’esigenza del tempo, fece di Miniato un re Armeno, perché il buon esempio venisse dall’alto e perché la buona novella venisse dall’oriente.

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Gli Alberghi fiorentini tra storia, archeologia e tradizione

Nelle civiltà antiche il problema del soggiorno temporaneo per viandanti e pellegrini era risolto soprattutto attraverso l’ospitalità privata e delle istituzioni per il culto.
Anche a Firenze coloro cha arrivavano nella città trovavano ospitalità nelle dimore delle grandi famiglie, ma già dall’epoca romana esistevano alberghi dei quali il ricordo è giunto fino a noi: la grande ricettività alberghiera fiorentina odierna prosegue un’antica tradizione.
La parola Albergo deriva dal gotico haribairg, che significa “alloggiamento militare”; i Romani usavano i termini hospitium, caupona o deversoriu. Erano sporchi e poveri nell’arredamento. Erano edificati vicino alle porte delle città o lungo le strade di grande comunicazione.

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La cucina etrusca. A tavola col Lucumone

Le fonti antiche non danno molte testimonianze sulla cucina degli Etruschi, a differenza di quanto avviene per i Greci e i Romani. Diodoro Siculo (I secolo a.C.), nella sua Bibliotheca (V, 40, 3), ci tramanda che: “essi abitano in una regione che produce di tutto e, impegnandosi nel lavoro, hanno frutti con cui possono non solo nutrirsi a sufficienza, ma anche concedersi una vita di piaceri e di lusso…”.

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