di Enio Pecchioni Prima che Roma dominasse sulla penisola, salvo le zone etrusche e greche della Magna Grecia, l’Italia era un crogiuolo di popoli dediti alla pastorizia, all’agricoltura e al guerreggiare tra loro. Fra questi fieri e bellicosi pastori si distinguono gli Equi e i Volsci, ambedue di stirpe osco-umbra. Gli Equi occupavano le alte
Read morePer un Libro che sappia "vivere della sua stessa fine"
(…) ho accennato al libro che “vive della sua stessa fine” e ho salutato positivamente la possibilità della persistenza della fine o “morte del libro”; ma in seguito ho constatato che, contrariamente, esso tende a non morire né come formato (le vendite dei libri di carta, dopo anni di flessione, sembra siano tornate stabili) né in senso più “altamente” simbolico (…)
Read moreRasenna: nome di popolo e nome di vini
Da Rasna o Rasenna a Tusci, Turusha, Tirreni ecc. potremmo definire quello etrusco come il “popolo dai molti nomi” – e questo testimonia forse la sua eterogeneità, la capacità d’assimilare clan ed etnie nel “patto federale” incentrato sul famoso Fanum. Per gli abitatori del Mediterraneo orientale l’Italia («paese del tramonto») fu una sorta di «nuovo
Read moreGli Hittiti e le origini del vino
«…Mentre ricercavamo una traccia che legasse le terre dell’Anatolia agli Etruschi raggiungemmo, attraverso un paesaggio di clamorosa suggestione, la valle del Menderes. Qui visitammo le tombe a tumulo dai regolarissimi tamburi poste nei pressi delle bianche “cascate” di Pamukkale, le meraviglie di Hierapolis che paiono stupende matrici delle storiche tombe di Cerveteri o di Populonia
Read moreLo scorso sabato 23 giugno ero tra il pubblico dell’auditorium di via Folco Portinari a Firenze, convinto che, in un modo o nell’altro, avrei assistito ad un convegno dedicato al fuoco… Ho pensato che quel convegno potesse essere un punto di partenza per nuove intuizioni su come e perché il nostro bagaglio culturale (di noi
Read moreVoltumna, un dio e un vino sull’Appennino
L’Etruria intesa come territorio enologico è vasta ed eterogenea, presenta terreni, colture e soluzioni di comunicazione assai diverse ma,
come…
A Pietracupa un “pranzo storico” tra i più antichi
All’inizio del XVII secolo venne costituita un’opera laicale denominata “Società dei Bifolchi” in ricordo di quei contadini che, fornendo gratuitamente (…)
Read moreI Rasna e il Pinot nero. Evoluzioni della metafora etrusca
Nella nostra indagine sull’enologia etruscofila incontriamo oggi un nuovo caso di #vino impostato su Pinot Nero che riporta in auge, per così dire, l’abbinamento #Etruria: Borgogna, estroso e solo apparentemente bizzarro.
Read morePhylica e lo spirito etrusco originario
(…) Phylica, nome di una schiava che offrì fiori e frutti agli Dei (come risulta da un frammento ceramico populoniense), e Velthune, uno dei tanti nomi della divinità etrusca per eccellenza, invero il romano Vertumnus (…)
Read moreCenni sui «surrogati di io»
(…) Da qui la necessità di creare degli io cavia, o meglio dei surrogati di io, da gettare in pasto all’oblio perchè la povera anima, che vive tra i vivi il richiamo della materia e che per indole confonde l’attualità con l’attualizzazione, sia doppiamente illusa e quindi sedata (…)
Read moreIl Lucumone veste viola
Lì per lì può sembrar bizzarro che un vino dal nome eminentemente etrusco, il Lucumone, sia prodotto al 100% con uvaggio Cabernet Sauvignon, essendo gli etruschi spesso ricondotti, talvolta con note fantastiche, al Sangiovese; ma sembra che, proprio come gli etruschi, il cabernet “selvaggio” proverrebbe dall’oriente greco (Kapnios) o forse dall’Epiro. Nell’indagine sulle definizioni etruscofile di certi vini, la storia permette talvolta di tracciare interessanti collegamenti.
Read moreDal vitigno al divino. La vitis silvestre e le origini del Sangiovese
(segue) La vite e il vino, come emerge dalle ricerche archeologiche, hanno rappresentato un elemento fondamentale per l’economia delle popolazioni fin dall’epoca preistorica. Si dice siano stati i Fenici a portare in Italia un clone della vitis vinifera, che in seguito troveremo coltivata dagli Etruschi nelle regioni centro-settentrionali della penisola. L’Italia si dimostrò adattissima alla
Read moreVinsanto a Montagliari: presentazione del libro e rievocazione storica
Meeting, pranzo e reenacting Il Vinsanto è l’espressione tradizionale di un intreccio di usanze e leggende profondamente legate all’immaginario di Toscana. La sua riscoperta evoca valori antichi, ancora capaci d’alimentare il patrimonio simbolico della collettività. A queste emozioni furono sensibili grandi personaggi del nostro passato…ne parleremo in un nuovo libro sulla storia del Vinsanto di
Read moreAncora vini con nomi etruschi…o nomi scritti in etrusco.
Continua l’indagine “partecipativa” sui vini che portano nomi o riferimenti legati all’etruscologia e che sono spesso degli IGT, forse perché gli Etruschi richiamano con semplicità la libidine del pasto senza trascendere in eccessive meditazioni.
Così è per il vino che ho indagato stasera, il “Manero”, il cui nome non sembra etrusco anche se appare scritto in caratteri etruschi…
Gli anni che stiamo attraversando, quest’opaco inizio di “grande cambiamento” di cui non vedremo mai, nella nostra vita, una compiuta presa di senso conclusiva…si contraddistinguono in processi tanto emblematici, tanto evidenti nella loro cronicità e così ben intuibili nelle loro enanziodromie, da pensare che ciò che avviene e succede sia, in fondo, sempre o quasi la stessa storia (…)
Read more