Boccaccio e la caduta dell'Ordine Templare nel racconto del padre

“…accadde quindi che Jacques de Molay incorse nell’odio e nel risentimento di Filippo il bello, a quel tempo re dei francesi, sebbene Jacques in qualità di padrino avesse lavato il figlio del re nella santa fonte battesimale. Ed alcuni uomini saggi intesero che il re Filippo, per saziare la propria avarizia, aveva organizzato una cospirazione e una congiura non solo contro Jacques ma contro l’Ordine di questa cavalleria. E per l’eccessiva avidità del re la cosa divenne tanto grande che approfittando della sofferenza di papa Clemente e del suo nome, tutti i fratelli dei templari vennero presi nello stesso giorno in tutto il regno di Francia su ordine del re e detenuti e rinchiusi in prigione con lo stesso Jacques maestro e sovrano di quel grande Ordine. Dopo che il re Filippo, per mezzo dei suoi sergenti, commissari ed agenti ebbe preso e portato sotto la sua mano e sotto la sua autorità tutti i castelli , i tesori, l’equipaggiamento e gli ornamenti dei templari, questi vennero infine condotti prigionieri nella città di Parigi”.

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Il Limbo di Firenze

Percorrendo Borgo SS. Apostoli, oppure attraversando dal Lungarno Acciaiuoli lo stretto e buio Chiasso Borgherini, ci appare all’improvviso, quanto inaspettato, uno dei più suggestivi angoli di Firenze: la piccola Piazza del Limbo, poetico nome che suscita emozioni eteree, rese ancor più intense dalla facciata della vetusta chiesa dei Santi Apostoli, autentica “sfinge” nel panorama storico della città.

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Le Sibille italiche

Uno dei più importanti segreti dei romani era gelosamente conservato nel tempio di Giove sul Campidoglio. Si trattava dei Libri Sibillini, oracoli scritti in lingua greca, che potevano essere letti, secondo un decreto del Senato, solo da un collegio di quindici uomini prescelti*. La consultazione avveniva esclusivamente in situazioni di emergenza, come guerre, carestie, epidemie e catastrofi naturali e, strano ma vero, in caso di nascita di un essere androgino. Conseguenza dell’abuso era la pena di morte

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Le chiese a cielo aperto dell’Ordine di Cristo

Mesi fa abbiamo pubblicato un piccolo “speciale” dedicato alle “Chiese senza tetto d’Europa”. Era evidente che ne avremmo dimenticata qualcuna, e aspettavamo d’imbatterci in nuove informazioni. Infatti, se per noi italiani è eccezionale il “caso” dell’Abbazia di San Galgano, in paesi come la Francia, il Regno unito e il Portogallo molti sono i templi gotici rimasti a cielo aperto.

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La Cappella de' Pazzi e il mistero di un cielo stellato

La Cappella de’ Pazzi di Firenze, eretta nel luogo in cui alcuni, nel secolo scorso, posero l’antica sede fiorentina dell’Ordine del Tempio, racchiude l’enigmatica immagine di un cielo stellato.
Dopo i restauri (recentemente ultimati), è stata dedotta la data precisa a cui riferirebbe quel cielo: il 4 luglio 1442. E’ forse un caso, o quella data ha a che fare con un’evento importante, di cui abbiamo perso traccia? Alcuni studiosi sostengono che essa abbia a che fare con i patti d’alleanza tra Firenze e Renato d’Angiò. Ma la discussione sembra essere ancora aperta.

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Culti pagani nell’antica Florentia

Dai reperti archeologici e dalle diverse iscrizioni ritrovate, abbiamo le notizie necessarie per determinare l’esistenza di diversi templi pagani nelle vie della città romana di Florentia.
A somiglianza della triade celeste degli Etruschi, la suprema triade romana, Giove Giunone e Minerva, aveva il tempio nel centro del quadrato romano, nel lato nord-ovest dell’attuale Piazza della Repubblica. La chiesetta di Santa Maria in Campidoglio, edificata sopra i resti del Capitolium, suggerì a Vincenzo Borghini (XVI sec.), l’idea dell’esistenza del tempio pagano, poi ampiamente dimostrato dagli scavi del 1890-95.

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La “Stella appenninica”

Il simbolo della “rosetta” o “sole”, che appare in tanti monumenti e manufatti antichi, non può esser considerato esclusivamente un simbolo alpino o padano, come risulta, ad esempio, dall’utilizzo che ne fa la Lega Nord.

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La Madonna e il suo Sasso

La curiosità per i culti della natura, ed in particolare per le “rocce sacre” di Toscana, ci ha spinto a visitare il Santuario della Madonna del Sasso. Il Santuario si trova sui monti della Val di Sieci, nel plebato di Lubaco, non lontano da Fiesole. Qui, nel 1484, apparve la Vergine innanzi a due ragazzine.

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Tessaiga: una spada nella roccia in Giappone

La lama confitta nella roccia è il segno di un sigillo, di un nodo posto ad incanalare i flussi energetici rendendoli operativi o inoffensivi. Colui che riesce ad estrarre la lama, è destinato a sciogliere questo nodo, ed a coprire con un atto storico quello che fino ad ora era stato risolto con un atto magico. Ma quanto questo simbolismo è riconducibile a dinamiche archetipiche, oltre ad esser frutto di una tradizione specifica?

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Tutto è Templare (uno sfogo).

E’ passato un anno circa dalla pubblicazione del nostro documentario dedicato ai Templari.
Durante quest’anno ho letto alcuni libri ed ho conosciuto molti esperti. Ma in me regna ancora una certa indecisione riguardo ad un sobrio utilizzo del concetto di “Templari”. I “misteriosi Cavalieri” vengono associati a cose molto diverse tra loro, e continuano a sorprendermi quasi quotidianamente…

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Il Gallo Nero, ed etrusco.

Il Gallo fu assunto nella dimensione araldica chiantigiana sin dal medioevo. Ma si sa che gli Etruschi, popolo di cui si trovano non poche tracce in questa regione, veneravano l’animale.

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