La “Stella appenninica”
Il simbolo della “rosetta” o “sole”, che appare in tanti monumenti e manufatti antichi, non può esser considerato esclusivamente un simbolo alpino o padano, come risulta, ad esempio, dall’utilizzo che ne fa la Lega Nord.
La “rosetta” è un simbolo solare antichissimo, caratteristico delle aree d’influenza celtiche, e dunque presente nell’ambito dei popoli italici.
Ad esempio, durante le riprese effettuate sui Monti Sibillini, cuore dell’Appennino e sede delle tradizioni della Sibilla, ci siamo imbattuti spesso in questo simbolo. Talché potremmo sostenere con fermezza che la “stella alpina” potrebbe essere allo stesso modo anche una “stella appenninica”.
Probabilmente, nell’ambito dei sistemi viari medievali, il simbolo del fiore a 6 spicchi indicava segnali specifici in prossimità di locande, spedali, magioni e sedi di confraternite. Abbinato ad altri elementi geometrici (e dunque in una sua declinazione “composita”), prendeva forse dei significati di riconoscimento esoterico.
D’altronde, questo simbolo tende in molti casi a ricordare le simmetrie templari, specie quando è inserito in forme esagonali o quando la geometria degli spicchi sembra alludere ai “cerchi di perfezione“.
Il simbolismo del numero 6 rimanda a concetti di totalità e ciclicità. Anzitutto, è la somma numerologica dei primi 3 numeri. E’ inoltre il doppio del 3, il numero perfetto, e la metà di 12. In tal senso è forse importante ricordare che, alla trama dei sei spicchi (pieni), corrisponde una trama di bracci “cuneomorfi” (vuoti). Pochi simboli, come il suddetto, risultano esser così semplici e quotidiani, e al contempo così profondi e quasi magici…
Abbiamo alluso alle tracce di questa tradizione nel nostro documentario I Celti – simboli e cultura dell’antica Europa nelle terre dei popoli italici. Ma confidiamo nello sviluppo di un progetto documentaristico più ampio e specifico.