Il Santo Sepolcro di Bartolomeo Bononi e i Girolamini delle Campora
I Girolamini di Firenze e la congregazione del Santo Sepolcro di Bartolomeo Bononi sono già ben noti ai nostri lettori. Dell’esistenza di questi monaci, talvolta ricondotti al mondo neo-templare, abbiamo parlato in alcuni documentari (specie I Colli degli Angeli) suscitando la curiosità di molti.
Sui Girolamini delle Campora e sul loro Padre fondatore mancava però una pubblicazione maggiormente esaustiva, che ne tracciasse il profilo storico e il dettaglio storiografico. A proposito di Bartolomeo di Bonone da Pistoia le ricerche, salvo rari casi, sembrano essersi interrotte alla fine del XVIII secolo, quando Domenico Moreni ed altri sostennero che le origini dell’Ordine di San Girolamo fossero da ricercarsi proprio a Firenze.
Solo in anni recenti Renzo Manetti ha portato attenzione sul Santo Sepolcro delle Campora nel suo ‘Le Madonne del Parto icone templari’, presentando eccezionali intuizioni ma senza approfondire particolarmente l’argomento da un punto di vista filologico.
Press & Archeos annuncia l’imminente pubblicazione della primissima edizione di un nuovo saggio (più di 250 pagine) dedicato specificamente alla storia di Bartolomeo Bononi, al suo eremitaggio in Chianti, alla congregazione del Santo Sepolcro e alla nascita dell’Ordine di San Girolamo.
Questa ricerca, condotta da Lorenzo Pecchioni con l’aiuto di altri appassionati e ricercatori nasce dall’analisi oggettiva delle fonti letterarie e si prefigge di determinare per quel che è possibile la realtà storica dei girolamini, sottolineando le certezze e i “vuoti” del caso, e consolidando una “piattaforma storiografica” sulla quale sarà possibile dispiegare ulteriori ipotesi o confutare passate fantasie.
La storia di Bartolomeo Bononi e dei girolamini è infatti un argomento sorprendente, che coinvolge lentamente chi vi si dedica; un insieme di eventi tutti da riscoprire, capaci di connettersi a tematiche diverse: dai culti micheliti al templarismo, dalla spiritualità dei Padri al cenobitismo tardomedievale, chiamando in causa diverse città della toscana e d’Europa nonché personaggi illustri come Dardano Acciaioli, Pietro Corsini o Giovanni Boccaccio.