San Francesco a Firenze

tratto da Fiorendipità
Marte-dì 6 maggio 2025


(…) La presenza di Francesco a Firenze non ha mai trovato chiari appigli storiografici, come molti altri frangenti della vita di quell’uomo incredibile, confusa nella leggenda e nella tradizione già da subito.
Sappiamo che nel 1228, dopo la morte del santo (1226), Gregorio IX (ovvero il vescovo ostiense Ugolino che già da tempo seguiva i caso di Francesco) concesse ai frati minori di stabilirsi definitivamente nella chiesuola di Santa Croce in Isola d’Arno. Non sappiamo da quanto i frati abitassero in quel luogo, ma sappiamo che avevano vissuto nello spedale di San Gallo, ospiti dei futuri terziari.
L’oratorio di Santa Croce fu dotato di un cenobio grazie alle molte donazioni e collaborazioni, estendendosi quindi nei terreni e nei casamenti fino all’edificazione della prima chiesa duecentesca (dal 1252). A tal proposito esiste una manciata di pergamene che espongono le vicende di alcuni terreni, spesso vicini a quel Tempio che fino ad oggi non è mai stato possibile identificare con un luogo preciso.

Da altre fonti comprendiamo una certa difficoltà dei primi frati nello stabilirsi nell’Isola d’Arno – così era definita quella zona circondata da fossi e acquitrini – e l’esistenza di alcune contraddizioni all’interno della cogregazione, con casi di apostasia e dubbie convivenze.
Ma, di fatto, entro il Duecento le informazioni sui francescani di Santa Croce sono poche e nebulose (1).


I primi minori a Firenze

La tradizione, trasmessa da Tommaso da Celano ed altri, e quasi romanzata dal Davidsohn, ci dice molto di più.
Una volta realizzato fosse il caso di portare la sua parola in tutto il mondo, Francesco avrebbe inviato Bernardo di Quintavalle e un altro fratello a Firenze [continua su Fiorendipità]

San Francesco a Firenze