L’eremo perduto dei monti del Chianti
In un luogo mai definitivamente localizzato dei monti del Chianti è esistito un eremo la cui storia è da tempo fonte di curiosità. I suoi abitatori si riunirono attorno ad un padre carismatico, tale Bartolomeo, le cui origini ed i cui meriti restano pressoché ignoti e pur gli valsero l’appoggio e la devozione di molti nobili ed ecclesiastici.
Chi erano gli abitatori di questo eremo “perduto”, primo insondabile nucleo della congregazione dei girolamini di Santa Maria al Sepolcro delle Campora, destinata a ricevere conferme in Toscana, Italia e Spagna? Il vago ricordo della loro esistenza, forse inizialmente non diversa da quella di tanti sodalizi eremitici medievali, è oggi confusa nelle atmosfere sospese del Monte San Michele e del Maione (presso Radda in Chianti) e sembra permeare alcuni ruderi, generalmente dedicati all’Arcangelo, lungo una linea immaginaria.
Questo saggio è specificamente dedicato all’individuazione della prima sede chiantigiana degli eremiti di Bartolomeo di Bonone. L’autore affronta la ricerca attraverso modalità al contempo saggistiche, narrative e filosofiche indagando l’oggetto sia dal punto di vista storiografico, sia da quello archeologico-osservativo, sia sul piano fantastico e quasi psicologico della moltitudine delle ipotesi e dei sensi possibili.
Press & Archeos, 2011, 70 pg. € 5,90
Il saggio è disponibile in versione e-book.
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