Descrizione
Etruschi e Rinascimento
a cura di Enio Pecchioni
con contributi di Francesco Pollastri, Giovanni Spini, Lorenzo Pecchioni
ISBN 978-88-96876-84-8
pp. 168, 15x21cm, carta avoriata, brossura
€14,00
Enio Pecchioni scrive di storia antica di Fiesole e Firenze dagli anni ‘60. Tra le sue pubblicazioni più note ricordiamo Storia di Fiesole (1979), Antiche Cruiosità Fiorentine (1990/2016), Stilicone la battaglia di Fiesole (2010), Etruschi il vincolo dell’unità scarale (2012). Insieme a Giovanni Spini ha pubblicato: Firenze Etrusca (2011), Totila e Belisario (2013), Figli di Enea (2014) e Urbicus (2015).
L’affermazione del mito degli Etruschi nella cultura italiana ed europea avvenne nel Rinascimento. Gli eruditi diedero al nascente stato mediceo un fondamento ideologico comune che i ritrovamenti archeologici dei Grandi Bronzi valorizzarono e che permise a Cosimo I di definirsi «Magnus Dux Etruriae».
Cosimo incitò e favorì le tesi di Giovan Battista Gelli e Pierfrancesco Giambullari che attribuivano la fondazione di Firenze a Noè-Giano, identificando nell’arameo la lingua dei primi abitatori del mondo: da essa sarebbero derivati l’ebraico e l’etrusco. Era così sostenuta la remotissima antichità della civiltà etrusca e la preminenza degli Etruschi nei confronti di Roma.
Le suddette ipotesi, accompagnate dal lavoro degli artisti, rappresentarono necessità identitarie e politiche relative a quel momento storico; ma esiste forse una realtà antropologica più profonda che lega gli antichi abitatori d’Etruria all’uomo del Rinascimento, riferibile al rapporto con un territorio dai caratteri eccezionali, all’ispirazione che ne deriva e non solo. Con un’esposizione essenzialmente divulgativa Enio Pecchioni ci aiuta ad evocare questo affascinante filo conduttore e prepara il campo a ulteriori approfondimenti, per i quali si è cercato di adottare prospettive inedite.
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