La ricostruzione storico-archeologica della presenza dei Cavalieri Templari nel territorio italiano presenta continue novità. Quasi in ogni città e regione esistono nuclei d’interesse e gruppi di ricerca, da cui emerge una rete fittissima di riferimenti ed ipotesi. Evidentemente l’interesse per l’Ordine del Tempio, che si pensava potesse diminuire con l’estinzione dei grandi progetti di comunicazione commerciale, è tutt’altro che assopito anzi sta maturando in vari sensi.
Postiamo un articolo ripreso anche dal portale Enigma, che ci informa su un importante cimelio ritrovato a Bologna in strada Maggiore.

La fondazione Carisbo ha acquisito un prezioso cimelio ritrovato in strada Maggiore e lo esporrà nel museo che sta allestendo
di ANTONIO FERRI E VALERIO VARESI

Per molti secoli un’ossessione ha percorso Bologna come una corsa all’oro. E proprio di oro si tratta, quello del misterioso tesoro dei Templari forse sepolto nel rettangolo di città tra Strada Maggiore, via Torleone e vicolo Malgrado. Dopo la spoliazione dell’Ordine e il suo veloce decadimento ad opera di processi per eresia spesso conclusi sul rogo, gli ori e i preziosi che appartennero ai cavalieri sono stati oggetto della più lunga e infruttuosa ricerca della storia bolognese. Tuttora la vicenda è rimasta un enigma. Anche di recente fu progettata una campagna di scavi tra la chiesa di Santa Caterina in Strada Maggiore e i possedimenti dell’Opera pia Poveri e vergognosi, ma l’opposizione di alcuni privati ha fatto desistere dall’impresa. Così il “tesoro”, a patto che esista davvero, forse rimarrà per sempre sottoterra. CONTINUA


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