Tratto da ‘Videosità, essenze della creazione video’, Video & Archeos, (2001-2007)


Per comprendere l’essenza dell’immagine elettronica, ed il fascino delle opere ad essa attinenti, dovremmo forse portare l’interrogazione al di fuori della contingenza del “mondo dell’arte contemporanea”, del “mondo del web” e “della tv”, o del “mondo del cinema” (più o meno indipendente).
Questo portare fuori, sarebbe da operarsi nella prospettiva della ricerca di ciò che è universalmente valido, e che ora si manifesta in video e grazie al video.

In questa sede, non si vuol porre dubbi sul senso e sulla legittimità dei “mondi” sopra citati, le cui ragioni d’essere, più o meno sociali, sono indiscutibili. Altresì, vorremmo sottolineare che il confronto con un mondo, non è semplicemente un opzione che si presenta ad artisti in qualche modo emergenti dalla loro solitudine creativa; non è una via che si offre come alternativa ad un confronto personale con il divino; ma è piuttosto la condizione sine qua non del nostro essere; ancor prima delle condizioni fondanti il nostro Io Continua