Qumran connection

16,80

Segreti templari nel deserto del Diavolo

di Vittorio Di Cesare

Il Deserto di Giuda, dove il Diavolo tentò Cristo, un apparente assoluto nulla conteso in ogni genere di guerra, è stato ed è ancora uno dei più trafficati territori d’Israele, battuto da piste e carovaniere fin dalla preistoria. E proprio in questo deserto, nei pressi di alcune rovine a Qumran, sul Mar Morto, furono nascosti in giare di terracotta manoscritti compilati in secoli diversi, la cui interpretazione divide ancora gli archeologi.
Chi li sottrasse in quel modo agli innumerevoli eventi bellici intercorsi tutto intorno? Possibile che non siano stati individuati prima del 1945, data del loro ritrovamento ufficiale? Se non fu scritto niente di quel seppellimento, è perché l’operazione doveva restare segreta, fino a quando qualcuno potesse tornare a recuperare documenti e tesori, come indica il cosiddetto Rotolo di Rame? E come spiegare che alcuni di quei testi circolavano già in Europa e in Etiopia dal Medioevo fino a tempi recenti tra eresie, società segrete e cacciatori di verità perdute?
Da queste domande scaturisce un nuovo grande giallo, ambientato nella storia delle Crociate e sul mistero dei manoscritti di Qumran, con l’ordine del Tempio, una volta di più, al centro della connection.

Descrizione

QUMRAN CONNECTION
SEGRETI TEMPLARI NEL DESERTO DEL DIAVOLO
di Vittorio Di Cesare
Press & Archeos 2022
€ 16,80 Brossura, 146 pp.
ISBN: 978-88-32211-72-6

Vittorio Di Cesare, nipote di un costruttore inglese di ferrovie, ex istruttore militare e archeologo, è stato docente presso l’Università dell’Aquila nel Corso di Scienze dell’Investigazione. Tra le sue pubblicazioni i saggi: ‘L’oro d’Africa’ (1979), ‘In nome del re’ (1986), ‘Gli aborigeni australiani’ (1996), ‘La caduta delle civiltà ,(2003); in collaborazione con Sandro Provvisionato: ‘Servizi segreti e misteri italiani’ (2004), ‘Vaticano rosso sangue’ (2005). Appassionato d’archeologia biblica, ha dedicato a questo argomento ‘L’eredità dell’abisso: il Mar Morto nella storia di Israele’ (2010) e ‘La Bibbia decifrata’ (2011). Con Press&Archeos ha pubblicato ‘Shakespeare e la Scuola della Notte’ (2020), ‘Il giocatore fantasma’ (2020) e ‘Archeospie’ (2021).

Il Deserto di Giuda, dove il Diavolo tentò Cristo, un apparente assoluto nulla conteso in ogni genere di guerra, è stato ed è ancora uno dei più trafficati territori d’Israele, battuto da piste e carovaniere fin dalla preistoria. E proprio in questo deserto, nei pressi di alcune rovine a Qumran, sul Mar Morto, furono nascosti in giare di terracotta manoscritti compilati in secoli diversi, la cui interpretazione divide ancora gli archeologi.
Chi li sottrasse in quel modo agli innumerevoli eventi bellici intercorsi tutto intorno? Possibile che non siano stati individuati prima del 1945, data del loro ritrovamento ufficiale? Se non fu scritto niente di quel seppellimento, è perché l’operazione doveva restare segreta, fino a quando qualcuno potesse tornare a recuperare documenti e tesori, come indica il cosiddetto Rotolo di Rame? E come spiegare che alcuni di quei testi circolavano già in Europa e in Etiopia dal Medioevo fino a tempi recenti tra eresie, società segrete e cacciatori di verità perdute?
Da queste domande scaturisce un nuovo grande giallo, ambientato nella storia delle Crociate e sul mistero dei manoscritti di Qumran, con l’ordine del Tempio, una volta di più, al centro della connection.

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