La migliore tra le consapevolezze possibili
Un libro è (rectius, dovrebbe sempre essere) una stanza buia. Ma qui si entra. Attoniti dal titolo. Disorientati dalla copertina. E par di vedere una luce. Calda, accogliente. Ma è fuoco fatuo. E appena te ne accorgi, da bello e immacolato quell’intro diventa banale e ridondante. perché è geniale quel che segue. La sua strumentalizzazione.
Una successione di scenari, di volta in volta destabilizzanti e accattivanti. Una genialità che lascia senza fiato, ma che non si lascia, per non perdere il respiro. La tua microdose di sapiente savoir-faire e di fantascienza che più reale non si può.
Un rotolare continuo di scene epiche, che circolarmente, tornano all inizio.
Con il migliore degli insegnamenti.
La consapevolezza migliore: quella di non essere in alcun modo consapevoli.
Lionor